Sabato ore 14,45 finisco, con oltre due ore di ritardo, l'ultimo scrutinio della settimana. Una persona normale se ne andrebbe a casa, farebbe una doccia, mangerebbe e poi al massimo al mare a riposarsi. Invece qualcuno che fa? Prende la macchina, va a fare il pieno, prende un altro scappato di casa ed alle 15,15 si avvia verso Roma. Arrivati in albergo, lavaggio rapido, cambio, aperitivo e via ad una cena che definire abbondante sarebbe estremamente riduttivo. Quintali di rigatoni alla carbonara, tonnellate di bucatini alla amatriciana, (la cacio e pepe con fiori di zucca di Andrea era qualcosa di spettacolare) e per sgrassare il tutto, trippa, polpette e pollo alla cacciatora. A metà pasto una camminata per smaltire che ci ha, ahimè, portato ad un bar dove abbiamo dovuto far rifornimento per tornare indietro. Una domenica piena di gente cazzeggiona a giocare in serenità (quasi tutti). Vittorio effettivamente in questo momento perderei anche con Biso. A 50 anni avere il dito che trema per l'emozione di giocare nuovamente insieme fino alla partita con il compagno di viaggio di Dievas in cui i cancelli della bombonera si aprono. La vittoria della squadra dove gioca un ragazzino che avrà avuto 12 anni è la cosa più bella. Il più bel complimento quello di Niky (fammi vedere qua che mi sembra il campo più casinista). Se non conosci l'old ed i romani ti domandi, ma vale la pena far 920 km in 30 ore? Dormire qualche ora ed arrivare a casa cotto che ancora di lunedì ti senti rincoglionito più del normale? Se invece li conosci la risposta non può che essere sì. Grazie a Armando, Francao, Oby, Tranva (in rigoroso ordine alfabetico) un po' meno a Byteddy ma solo per aver scoperto che è simpatizzante juventino. Grazie, grazie, grazie.
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