Chi conosce Tergeste, antico nome della città giuliana, ha passeggiato tra le viuzze care a Joyce, Saba, Svevo, si sia seduto almeno una volta a gustarsi il tramonto a Ponterosso, per poi godersi le luci della meravigliosa Piazza Unità, magari con tra le mani un panino di caldaia di Pepi, o si sia seduto, dopo una visita al Museo Revoltella, a bere un 'capo' e una fetta di strüdel al Caffè degli Specchi non può che godere immaginando un Meeting triestino. Sognare di poter giocare sulla terrazza del Castello di San Giusto, con la bora che divora le palline, o giocafe in mezzo ai costumi austro ungarici nella piazza del Castello di Mirimare flikkando con Massimiliano, o gustare il panorama di mare e Carso dal Monte Grisa giocando magari con qualche prelato. Oppure andare a pescare le palline in mare con i campi messi sotto ai Topolini o in riva alla scogliera di Barcola, litigando con russi e rumeni. Ogni città è bella, ma, per chi la conosce, Trieste lo è di piu. Con le sue contraddizioni, come in tutte le citta di mare, con tutti i problemi come le città di frontiera, ma profonda, ricca di storia e tradizioni,eppure così nascosta dai media al resto della nazione. Bravi ragazzi, spero di riuscire presto a venire a trovarvi.
|