L'Ottavo Scudetto, Serie A 2023/24

Alta tensione fra croati e russi moscoviti, riflessa in una gara muscolare e nervosa, a tratti aspra, che lascia poco spazio allo spettacolo. Decisivi i calciatori più completi da una parte e dall'altra, Chavez e Fomin a proteggere e comandare sulla mediana per la Dinamo e Marko Pjaca (5 stagioni in Italia insegnano qualcosa) a complicare i piani russi con la sua caratteristica agilità e capacità di saltare l'uomo. Pareggio giusto, che lascia spazio ad una gara di ritorno dall'esito incerto.




Il Racing Club spreca l'impossibile, senza approfittare delle autostrade senza pedaggio che il modesto Vardar gli spiana davanti. Wahi si permette di fallire un rigore, declinando la possibilità di calciarne un secondo, trasformato da Sotoca nel gol del vantaggio, pervenuto a 2' dal termine.






Esordio da Ajax, sul velluto, coronato da un poker di reti di pregevole fattura. Akpom, appena tornato dalla fallimentare parentesi al QPR si conferma l'attaccante con le polveri più bagnate d'Europa, finendo neutralizzato persino da Sonko, che a parte lui non riesce fermare nessun lanciere. Grande prova di capitan Taylor, due reti per lui.




Tutta in discesa per il Bruges, che vince la pressione dell'Arena magiara, facendo valere un gioco di squadra veloce e moderno. Qualificazione in ghiaccio.





Edited by Jeanni - 8/3/2024, 07:11

Tre aggiornamenti che contribuiscono a riempire i tabelloni delle coppe del Vecchio Continente.

I canarini di Francia sbattono contro la saracinesca di Vulic per un tempo, poi la sbloccano con Augusto e la chiudono con un secco diagonale dell'ottimo Mostafa Mohamed, accantonando un solido credito per la gara di ritorno.






Battaglia dall'esito favorevole ai belgi, con molte occasioni da ambo le parti. Steven Alzate in evidenza: il colombiano illumina il centrocampo con giocate e movimenti di ottimo spessore, mandando in rete Fossey dopo aver vergato il proprio sigillo sulla gara.




Risultato a sorpresa, con un Brondby capace di vincerla in rimonta, portando a casa un successo insperato quanto meritato. Sono gli uomini di esperienza a tradire l'Anversa, dove capitan Alderweireld e Keita bucano più volte, messi in difficoltà dalla rapidità del tridente Bundgaard-Kvistgaarden-Omoijuanfo. La sfortunata autorete di Van Den Bosch (nel contributo) sbilancia la gara in favore dei danesi a 2' dal novantesimo.






Riepilogo delle gare disputate.

Norreni prossimi all'impresa, per nulla impressionati dal divario tecnico, che ai ragazzi di Matias Almeyda frutta diverse occasioni ma un solo gol, in rimonta peraltro, siglato dall'ottimo Ponce. L'assalto alla barriera sbatte sulla fisicità degli islandesi, che a pochi istanti dallo scadere vanno vicini al vantaggio con Bjarnason.






I Rangers mai così giù dal punto di vista del gioco, la spuntano a tempo scaduto con un piattone di Harry Souttar, man of the match, se non altro per la grinta e l'insistenza con cui ha cercato di raddrizzare una gara facile solo sulla carta.




Prussiani imperiosi, ad imporre tempi, gioco e risultato sul Lech, mai in grado di portarsi pericolosamente dalle parti di Kobel. Füllkrug, tre assist e tanti palloni smistati in fase offensiva, è un perno perfetto su cui si appoggia la costruzione del Dortmund.

Altra imponente tedesca in campo, ma questa volta l'Omonia si rivela ostacolo solido, artefice di una gara spavalda, in cui le occasioni da gol si sono bilanciate. Serata no per Guirassy, neutralizzato dalla marcatura stretta di Nikolas Panagiotou, autore peraltro della rete che porta in vantaggio i ciprioti.




Esordisce il Real, una delle massime favorite per la vittorie del trofeo più prestigioso dell'Europa a livello di club. Gara quadrata, senza sussulti o preziosismi tecnici, con un occhio a preservare energie e caviglie, risolta in 34 minuti dalle reti di Rodrygo e Bellingham.






Splendido Atletico, sospinti da due laterali instancabili e da una linea mediana che non molla un centimetro all'avversario. Probabilmente il gioco migliore visto in coppa finora e qualificazione in ghiaccio.

In arrivo una carrellata di risultati che vanno a completare gran parte del tabellone delle coppe. Spiccano le prove di forze delle squadre turche, che annichiliscono tre continentali di tutto rispetto (clamorosamente Anderlecht e Feyenoord), in contesti ambientali tutti favorevoli ai padroni di casa.























Edited by Jeanni - 24/3/2024, 20:38

Altra carrellata di risultati, con nette affermazioni delle favorite (L'assenza di mossa difensiva ad ingresso area di tiro e il limite di 1 o 2 tocchi alle "cenerentole" fa la differenza....) .

Altri tre aggiornamenti. Si registra il sorprendente scivolone del team Red Bull di Lipsia: nonostante "le ali", Dani Olmo in particolare, oggi niente decollo.

Imponente tornata di risultati (faticaccia) che completano il quadro di Coppa Uefa e fanno avanzare quello della Coppa Campioni. Verdetti per lo più lapidari, fra cui si fa notare un'altra affermazione della pattuglia turca, con il Besiktas del giovane talento Kiliksoy (già accostato al Napoli) che impartisce una lezione di tecnica al malcapitato CSKA di Sofia.

Ultima tornata di risultati dai campi, quadro dell'andata definito per tutte e tre le coppe. Aggiornamento, tabelloni completi e poi torna la Serie A.

L'ho tenuto per ultimo, preceduto da un confronto ucraino-ungherese ad alto valore simbolico: e pensare che tutta la gestione del sorteggio l'ho data in mano ad un software cui ho assegnato i nomi delle squadre via sorteggio a suon di dadi (più casuale di così...). In questo universo semi-parallelo tuttavia non c'è guerra, solo tensione geopolitica ... almeno qui respiriamo aria migliore. Gara con un rigore dubbio ed una espulsione in casa Shaktar però .... il dito simula quel che il dito vuole simulare. mi sa, un pò come l'adagio della lingua, del dente etc.
Mi sono peraltro accorto (troppo tardi) di aver estromesso le squadre israeliane dalla competizione: sono nell'UEFA dai primi anni '90 ma qua son tornato con la testa alle coppe che evocavo col Subbuteo a fine anni '80 e inconsciamente ho omesso quella partecipazione (mannaggia).
Lavorone si comunque, ai limiti della giusta causa di divorzio, tanto più che la fase di preparazione delle gare prende più dei 20 minuti a tempo unico sul panno verde.

Nell'anticipo Roma avanti sulla Samp grazie alla rete di Bryan Cristante al minuto 37 della prima frazione di gioco; prima sconfitta per la sorprendente Doria di Enrico Chiesa, che deve cedere la testa della classifica proprio ai capitolini, in uno stato di forma perfetto. Risultato vicino ad arrotondarsi più volte, ma Audero è reattivo sull'ottimo Angeliño (subentrato a Karsdorp nella ripresa) e su Dybala, smarcato a rete dal sempre decisivo Lukaku.

Decima Giornata

Roma e Inter avanti, vittorie per uno a zero e manifesta stoffa da candidate al titolo. Bene anche la Lazio, che infligge ad una Fiorentina in caduta libera la quarta sconfitta consecutiva. Salgono Genoa e Monza, le due squadre che, assieme alla Roma capolista, esprimono il gioco più bello da vedere (spregiudicati i grifoni, perfetti geometri i brianzoli). Magistrale poker del Napoli, favorito dall'espulsione di Magnani che lascia il Verona in dieci per 70 minuti. Vincono anche due emiliane su tre, il Bologna di misura, il Parma imponendosi per 3 a 1 sull'Udinese. Finalmente convince la Juve, che supera di misura l'Atalanta (nell'immagine), sfoggiando una prova di coralità e tempi giusti, specie sulla mediana.

Undicesima Giornata

Prosegue il momento magico delle romane, ai primi due posti dopo i successi con Napoli e Torino. Terza piazza per l'Inter, fermata sul pari dal combattivo Verona e per il sorprendente Monza, ancora avanti con autorevolezza ai danni della Sampdoria, che scende di qualche gradino. Stop anche per il Genoa, sorpassato da un Milan in costante crescita; bene Parma, Udinese e Cremonese, crisi nera per la Fiorentina, che dopo un inizio da capolista si affossa ancora (quinta sconfitta consecutiva e panchina di Italiano decisamente rovente). Male le torinesi, granata penultimi e sempre stentorei, Juve strapazzata da un Sassuolo concreto: un passo avanti e due indietro per Koeman. Si dividono la posta Bologna e Cagliari. Sugli scudi, uomo della giornata, Daniel Bessa, trequartista reiventato regista da Giovanni Stroppa, divenuto uomo squadra e capace di segnare dalla distanza e con ogni calcio piazzato che la sua Cremonese sia in grado di aggiudicarsi in zona d'attacco.