40 anni, Torniamo indietro nel tempo

Amici sportivi ben trovati,
torna la Serie A dopo la pausa per lasciare spazio alla Nazionale e torna la caccia allo scudetto.
La Juventus cerca riscatto dopo la batosta del San Paolo e al Comunale ospita un Lazio penultima e che non può più perdere punti per strada per non sprofondare ulteriormente. Per la squadra di Trapattoni potrebbe essere la partita giusta per riprendere la marcia verso il titolo.
Il vero big match si gioca però all'Olimpico dove si sfidano due delle tre seconde: Roma e Torino. La squadra di Liedholm reduce dal successo di San Siro contro il Milan vuole quanto meno rimanere a tiro della Juve per difendere il titolo, i granata vogliono tenere vivo il sogno di un derby scudetto come quello di qualche anno fa.
L'altra seconda, la Fiorentina, ospita al Comunale la Sampdoria e potrebbe trovarsi quanto meno seconda da sola. Sulla carta l'impegno non è proibitivo, la Sampdoria viene da un momento molto complicato con quattro punti in sette partite e sembra l'avversario giusto per far proseguire i sogni di gloria viola ma i blucerchiati vogliono appunto uscire dalla crisi.
Verona-Udinese è il derby del Triveneto tra le due outsiders del campionato ed entrambe cercheranno di vincere per coltivare non solo sogni europei ma anche ambizioni ben più grandi. Riuscirà Bagnoli a imbrigliare Zico?
L'Inter ospita un Ascoli che cerca punti salvezza mentre il Milan va in casa del derelitto Catania alla ricerca del riscatto dopo il tonfo casalingo contro la Roma.
In zona salvezza doppia sfida rovente: al Partenio va di scena il derby campano tra Avellino e Napoli. Irpini che non posso sbagliare per non sprofondare, partenopei decisamente rinfrancati dal roboante successo contro la Juventus. A Marassi Genoa-Pisa è semplicemente uno spareggio ed entrambe le squadre cercheranno quello che sarebbe rispettivamente il terzo e il secondo acuto stagionale.

19^ giornata
Avellino-Napoli
Catania-Milan
Fiorentina-Sampdoria
Genoa-Pisa
Inter-Ascoli
Juventus-Lazio
Roma-Torino
Verona-Udinese

AVELLINO-NAPOLI


CATANIA-MILAN


FIORENTINA-SAMPDORIA


GENOA-PISA


INTER-ASCOLI


JUVENTUS-LAZIO


ROMA-TORINO


VERONA-UDINESE

Derby campano con in palio pesanti punti salvezza al Partenio. L'Avellino di Veneranda non può sbagliare per non affondare e ritrova in attacco Ramon Diaz, il Napoli di Santin è reduce dalla roboante vittoria sulla Juventus e vuole dare continuità.
Dopo un inizio a ritmi alti e con un paio di occasioni per parte, l'Avellino sblocca la partita al 31' con Limido che, lanciato da De Napoli, batte Castellini con un bel diagonale.

Il Partenio diventa una bolgia e gli irpini attaccano a testa bassa contro un Napoli che appare tramortito. Logica conseguenza è il raddoppio dei biancoverdi con Diaz al 44' che sfrutta un assist di Limido e scaraventa alle spalle del portiere ospite.

Si va al riposo sul 2-0 per l'Avellino e in avvio di ripresa il Napoli non dà segni di riscossa, anzi, sono i padroni di casa ad andare vicinissimi alla terza marcatura colpendo ben due pali con Diaz e Limido, incontenibili.
Passata la paura però gli azzurri provano a riorganizzarsi e prendono campo. Solo al 85' però trovano la rete che dimezza le distanze: De Rosa fa partire un gran tiro che si schianta sulla traversa, raccoglie Dirceu che insacca.

Il finale di partita è convulso e proprio al 90' Celestini si libera bene al tiro ma manda la palla sul palo lontano spegnendo così le ambizioni di pareggio del Napoli.
Vince quindi un Avellino che per gran parte della partita si è dimostrato superiore al Napoli e che fa un bel passo nella lotta salvezza, nella quale viene inesorabilmente risucchiata proprio la squadra partenopea.
Avellino-Napoli 2-1 31' Limido (A), 44' Diaz (A), 85' Dirceu (N)

Al Cibali il Catania cerca punti per tentare una disperata rimonta, il Milan di Castagner cerca riscatto dopo il tonfo interno contro la Roma e ritrova il bomber Damiani.
I primi minuti sono però di assoluto equilibrio con le due squadre che sostanzialmente si affrontano a centrocampo. Al 28' il Catania ha una buona occasione con Carnevale che da dentro l'area manda la palla sull'esterno della rete.
Al 35' però il Milan passa improvvisamente. Carotti lancia Damiani che supera Sorrentino sul primo palo in diagonale.

Il Catania accusa il colpo, il Milan sciupa con Evani e Blissett.
Al 56' il raddoppio rossonero: Damiani appoggia per Blissett che dalla distanza esplode un destro che fulmina Sorrentino senza scampo.

Il gol scalda il pubblico catanese e poco dopo accade il fattaccio: un tifoso decide che la causa dei mali siciliani è l'arbitro ed entra in campo aggredendo la giacchetta nera.

Partita sospesa per un quarto d'ora e quando riprende di fatto non si gioca più in un clima surreale.
Finisce con una vittoria che rilancia le ambizioni europee del Milan e di fatto con la pietra tombale per il campionato del Catania che probabilmente vedrà una dura squalifica del campo.
Catania-Milan 0-2 35' Damiani, 56' Blissett

Partita incredibile e tragica al Comunale tra Fiorentina e Sampdoria.
E dire che nel primo tempo accade poco o nulla con le due squadre al piccolo trotto e un paio di occasioni per parte.
Poi nella ripresa succede di tutto. A cominciare al 49' dal terribile infortunio che occorre a Giancarlo Antognoni: su una palla vagante un giocatore ospite interviene a valanga e travolge il capitano viola. Si capisce subito che la situazione è grave e Antognoni esce in barella sostituito da Miani.

Il Comunale e la Fiorentina sono sotto shock ma sull'onda emotiva proprio il nuovo entrato Miani trova subito il vantaggio con un diagonale che colpisce i due pali prima di insaccarsi.

La Fiorentina sembra controllare e, anzi, sciupa un paio di occasioni con Iachini e Miani stesso. Al 72', un po' all'improvviso, la Sampdoria pareggia: Mancini controlla, si accentra e fa partire un bolide che si insacca nel sette non lasciando scampo a Galli.

È l'inizio di un quarto d'ora incredibile perché la viola torna in vantaggio già al 76': Monelli appoggia a Iachini che infila Bordon con un rasoterra precisissimo.

Passano sei minuti e la Sampdoria pareggia di nuovo: Mancini lancia Casagrande che da posizione defilata batte Galli con un morbido pallonetto.

Sembra debba finire in pareggio e invece la Fiorentina trova la forza di passare di nuovo al 87'. Pecci lancia Monelli che fa partire un gran tiro che Bordon in qualche modo respinge, sulla corta respinta però è ancora Monelli ad avventarsi e a insaccare il 3-2.

Comunale in delirio e Fiorentina che conquista due punti preziosi per mantenere il passo della lotta scudetto. Vittoria però amara perché i viola perderanno il loro capitano e trascinatore Antognoni per lungo tempo.
Fiorentina-Sampdoria 3-2 50' Miani (F), 72' Mancini (S), 76' Iachini (F), 84' Casagrande (S), 87' Monelli (F)

Al Ferraris va di scena uno scontro salvezza di fondamentale importanza. Il Genoa reduce dal pareggio beffa contro la Lazio e il Pisa dall'ennesimo segno X che tiene i toscani con appena un successo dall'inizio del campionato. Sia Simoni e che Vinicio scelgono di non schierare un vero centravanti: il Genoa ha Eloi con a supporto Antonelli e Briaschi, il Pisa ha Sorbi con a supporto Berggreen e Scarnecchia.
Partita equilibrata e nella quale si percepisce la paura di sbagliare delle due squadre, il Pisa si fa preferire con un paio di contropiedi pericolosi con Scarnecchia e Berggreen mentre nel Genoa c'è Eloi che a metà tempo sciupa solo davanti Mannini.
Nella seconda frazione parte decisamente meglio il Pisa che ha in serie almeno tre chances con Berggreen ed è sfortunatissimo quando Scarnecchia in diagonale colpisce la base del palo alla sinistra di Favaro.
Poi però i toscani calano ed esce il Genoa. Primi avvertimenti con Briaschi ed Eloi, ma al 84', quando tutto fa pensare allo 0-0, Antonelli salta netto Azzali e si presenta davanti Mannini che supera con un diagonale chirurgico.

È la beffa per il Pisa che avrebbe meritato quanto meno un pareggio, ma allo scadere il Genoa potrebbe addirittura raddoppiare con Briaschi che colpisce in pieno il palo.
Vittoria pesantissima per la squadra di Simoni che conquista il terzo successo stagionale e scavalca proprio il Pisa in classifica. Furioso Anconetani che a fine partita ha minacciato l'esonero di Vinicio e il ritorno di Bruno Pace che aveva iniziato la stagione sulla panchina toscana.
Genoa-Pisa 1-0 84' Antonelli

Pioggia di fischi per l'Inter che non solo pareggia contro l'Ascoli a San Siro, ma rischia seriamente di perdere contro i marchigiani.
Che la partita non sarebbe una passeggiata lo so capisce sin dai primi minuti con lo sgusciante Juary, schierato centravanti da Mazzone, che prima calcia fuori solo davanti Zenga, poi colpisce un palo clamoroso.
L'Inter a dire il vero non sta a guardare e risponde con Müller (oggi una delle sue migliori prestazioni) e Altobelli.
Poi al 38' i neroazzurri passano con Serena che riceve da Bagni e batte Corti con un gran tiro.

L'Ascoli accusa il colpo e rischia di subire il 2-0, ma prima Corti è miracoloso su Altobelli, poi al 43' Beccalossi fa partire un gran tiro a giro che si stampa sul palo lontano.
Nel secondo tempo i marchigiani rientrano con ben altro piglio e, dopo un avvio in cui l'Inter sembra controllare, mettono alle corde i neroazzurri con Greco e Juary che fanno impazzire la difesa interista.
Greco costringe Zenga ad un autentico miracolo al 56' poi all'ora di gioco Juary si libera al tiro ma colpisce il secondo legno di giornata. I bianconeri di Mazzone non hanno chiuso il conto con la sfortuna perché al 74' è Nicolini a colpire il terzo palo della partita.
L'Ascoli meriterebbe il pareggio ma al 81' è l'Inter ad avere la palla del 2-0, ma Serena questa volta spara fuori.
E così sulla ripartenza l'Ascoli ottiene ciò che merita con Juary che viene incredibilmente lasciato solo su lancio di De Vecchi e questa volta batte Zenga senza appello.

Al triplice fischio Mazzone e i suoi festeggiano un punto che sta persino stretto mentre San Siro copre l'Inter con un uragano di fischi.
Inter-Ascoli 1-1 38' Serena (I), 83' Juary (A)

Basta un tempo di vera Juventus per cancellare la disfatta di Napoli e sbarazzarsi di una Lazio sempre più disperata in classifica.
Dopo un avvio equilibrato nel quale la Lazio ha una buona chance con Laudrup che spreca calciando fuori, la Juve viene fuori e chiude i romani nella propria metà campo.
Il vantaggio bianconero arriva al 23' con Paolo Rossi che riceve da Penzo e batte di potenza Orsi.

La partita diventa rapidamente un autentico tiro al bersaglio della porta laziale con Rossi e Penzo che trovano sulla propria strada o Orsi o i legni (ben due colpiti).
Il raddoppio arriva al 43' quando Platini serve Penzo che fa partire un gran diagonale che colpisce il palo e si insacca.

Il secondo tempo vede una Juve controllare e comunque sfiorare più volte la terza rete e una Lazio del tutto incapace di reagire.
Clamoroso il palo colpito da Platini all'ora di gioco, con il francese che impegna Orsi in un'altra occasione alla ricerca del gol per non farsi staccare da Zico in classifica marcatori.
Finisce 2-0 per la Juve che respinge l'assalto delle rivali e dimostra che la sconfitta del San Paolo è stato un incidente. Difficile la situazione della Lazio chiamata ad un miracolo per tirarsi fuori dalla zona retrocessione ma il piglio dovrà essere decisamente diverso.
Juventus-Lazio 2-0 23' P. Rossi, 43' Penzo

Attached Image: Cesare Castellotti-17122421683349

All'Olimpico andava di scena il big match della giornata, quello tra Roma e Torino appaiate al secondo posto a due punti dalla Juventus.
Liedholm reduce dal netto successo contro il Milan schiera la formazione migliore, Bersellini mette sugli esterni Schachner e Hernandez e schiera con il 9 Pileggi, un centrocampista.
La mossa paga subito perché i granata al 5' sono già in vantaggio proprio con una combinazione Pileggi-Schachner e con l'austriaco che infila un Tancredi apparso non impeccabile a dire il vero.

La Roma, in bianco per dovere di ospitalità, reagisce e costruisce un paio di occasioni con Graziani che impegna Terranno. Poi l'attaccante campione del mondo trova il più classico dei gol dell'ex al 34' su perfetto lancio di Di Bartolomei.

In apertura di secondo tempo è la Roma che sciupa con Pruzzo e fa presagire una ripresa all'attacco.
Invece il Torino si riorganizza e costruisce due buone chances con Hernandez e Dossena.
Il nuovo vantaggio granata è nell'aria e arriva al 62' quando Hernandez riceve da Pileggi e supera Tancredi con un fantastico tiro a giro che si insacca nell'angolino opposto.

La Roma accusa decisamente il colpo e il Torino in contropiede potrebbe dilagare. Clamoroso quanto spreca Pileggi al 75' solo davanti a Tancredi. Ma al 81' la squadra torinese chiude la partita, ancora in contropiede, con Dossena che si libera del suo marcatore Maldera e batte il portiere giallorosso per la terza volta.

La partita non è finita perché con la forza della disperazione la Roma si riporta in avanti e al 89' accorcia con un gran tiro di Pruzzo.

Finisce così 3-2 per il Torino una partita che non ha tradito le aspettative. Vittoria che lancia i granata all'insegnamento della Juventus mentre per la Roma una sconfitta che potrebbe aver iniziato a scucire lo scudetto dalle maglie giallorosse.
Roma-Torino 2-3 5' Schachner (T), 34' Graziani (R), 62' Hernandez (T), 81' Dossena (T), 89' Pruzzo (R)

Al Bentegodi bel derby del Triveneto tra due outsiders del campionato. Formazioni tipo sia per Bagnoli che per Ferrari che puntano al risultato pieno per entrare in zona UEFA.
Match da subito gradevole e Verona che sblocca al 16' con Iorio che viene lanciato da Di Gennaro e brucia il portiere friulano Borin.

L'Udinese prova a reagire ma Zico soprattutto sembra in ombra finché al 30' si anima all'improvviso e fa uno dei suoi passaggi per Virdis che calcia di prima intenzione sorprendendo Garella.

Lo stesso brasiliano nel finale di tempo impegna severamente il portiere di casa mentre in avvio di ripresa è Galderisi a chiamare in causa Borin.
È però l'Udinese a tornare in vantaggio al 64' con Causio che riceve da Massimo Mauro e batte Garella per la seconda volta.

Il vantaggio friulano dura però poco e al 67' il Verona pareggia ancora con Iorio pescato da Galderisi.

Di fatto la partita si chiude qui con le due squadre che danno l'impressione di accontentarsi del pareggio che permette all'Udinese di agganciare la Roma e al Verona di tenere dietro le milanesi.
Verona-Udinese 2-2 16' Iorio (V), 30' Virdis (U), 64' Causio (U), 67' Iorio (V)

19^ giornata
Avellino-Napoli 2-1 31' Limido (A), 44' Diaz (A), 85' Dirceu (N)
Catania-Milan 0-2 35' Damiani, 56' Blissett
Fiorentina-Sampdoria 3-2 49' Miani (F), 72' Mancini (S), 76' Iachini (F), 84' Casagrande (S), 87' Monelli (F)
Genoa-Pisa 1-0 84' Antonelli
Inter-Ascoli 1-1 38' Serena (I), 83' Juary (A)
Juventus-Lazio 2-0 21' P. Rossi, 43' Penzo
Roma-Torino 2-3 5' Schachner (T), 34' Graziani (R), 62' Hernandez (T), 81' Dossena (T), 89' Pruzzo (R)
Verona-Udinese 2-2 16' Iorio (V), 30' Virdis (U), 64' Causio (U), 67' Iorio (V)

Classifica
Juventus 27p
Fiorentina 25p
Torino 25p
Roma23p
Udinese 23p
Verona 22p
Inter 21p
Milan 21p
Sampdoria 19p
Ascoli 18p
Napoli 16p
Genoa 15p
Avellino 14p
Pisa 14p
Lazio 12p
Catania 9p

20^ giornata
Ascoli-Verona
Genoa-Roma
Lazio-Sampdoria
Milan-Juventus
Napoli-Inter
Pisa-Catania
Torino-Avellino
Udinese-Fiorentina

Da questa giornata si va avanti con la Serie A

In una giornata fredda e piovosa il Verona espugna il campo di un Ascoli che deve iniziare a guardarsi le spalle.
Eppure l'Ascoli parte bene con una bella iniziativa di Juary, poi però piano piano il Verona prende sempre più campo.
Il gol che decide la partita arriva al 41' quando Iorio scambia bene con Di Gennaro e infila Corti.

Nella ripresa l'Ascoli fatica ma si rende pericoloso con Novellino che in diagonale manda di poco fuori e con Juary che chiama in causa Garella.
Il Verona però controlla e con Galderisi prima e Iorio poi sfiora il raddoppio.
L'acquazzone che si abbatte sul Del Duca però rende difficile giocare e così la partita finisce con la vittoria di un Verona che torna al successo e si piazza tra le grandi mentre fischi per un Ascoli che sembra aver fatto passi indietro rispetto alla bella squadra vista a San Siro.
Ascoli-Verona 0-1 41' Iorio

La Roma si rialza dopo la sconfitta contro il Torino e lo fa espugnando in maniera perentoria Marassi, dove lo scorso anno conquistò lo scudetto, contro un Genoa in grado di opporsi ai giallorossi solo nella prima mezz'ora.
La squadra di Liedholm fa comunque capire da subito che è arrivata a Genova per fare bottino pieno con Pruzzo che prima si vede la conclusione respinta da Favaro e poi che colpisce clamorosamente l'incrocio dei pali.
Il Genoa risponde con Briaschi il cui diagonale costringe Tancredi a un difficile intervento, ma poi diventa un monologo romanista.
Vantaggio al 31' al termine di una pregevole azione conclusa alla grande dall'ex Bruno Conti.

La Roma potrebbe già raddoppiare in chiusura di primo tempo con Graziani prima e Pruzzo poi ma entrambi sbattono contro Favaro.
Nella ripresa chi si aspetta una reazione genoana rimane deluso perché continua il monologo dei romani che sciupano un paio di ottime occasioni prima di raddoppiare all'ora di gioco di nuovo con Bruno Conti che chiude un perfetto contropiede superando ancora il portiere di casa.

Partita di fatto chiusa ma la Roma sembra tornata quella che lo scorso anno ha vinto lo scudetto e al 78' arriva la terza rete con un altro ex genoano, Pruzzo, che riceve in area e infila Favaro con un tiro beffardo.

Quei tifosi della Roma che temevano il disarmo giallorosso dopo la sconfitta con il Torino sono stati rassicurati: la Roma per lo scudetto c'è ancora nonostante il ritardo in classifica. Brutto stop per il Genoa che pure veniva da un periodo positivo, la strada per la salvezza è ancora lunga.
Genoa-Roma 0-3 31', 60' B. Conti, 78' Pruzzo

Clamoroso e pesante tonfo della Lazio che esce nettamente sconfitta dalla Sampdoria davanti al proprio pubblico che ha sonoramente fischiato i biancocelesti.
Già al settimo Chiorri manda un sinistro presagio al pubblico laziale con un gran diagonale che colpisce in pieno il palo opposto.
Eppure tutto sembra mettersi bene per la squadra di Carosi perché al 14' D'Amico sugli sviluppi di un corner insacca alle spalle di Bordon.

Da questo momento però inizia il pomeriggio da incubo della Lazio.
Chiorri sfugge da tutte le parti a un Filisetti che non riesce a contenerlo e dopo aver impegnato Orsi al 34' trova il meritato gol del pareggio sampdoriano raccogliendo un tiro di Mancini respinto dal palo e insaccando a porta vuota.

Passano sei minuti e la Sampdoria ribalta la partita.
Chiorra costringe Orsi a salvare in corner, sugli sviluppi Mancini anticipa tutti e insacca l'1-2.

Si va negli spogliatoi con la Sampdoria in vantaggio e il pubblico laziale si aspetta una reazione dei suoi.
L'avvio di secondo tempo sembra incoraggiante con D'Amico che chiama in causa Bordon, ma la Lazio si espone per pareggiare e al 54' la Sampdoria fa 1-3 in contropiede con Chiorri che azzecca un gran tiro a giro.

La Lazio si riversa ancora in avanti alla ricerca del gol per riaprire la partita ma i genovesi sono micidiali in contropiede e al 65' Mancini riceve da Zanone e cala il sipario sulla partita.

L'Olimpico inizia a contestare pesantemente squadra e allenatore mentre l'ultimo laziale a issare bandiera bianca è Vincenzo D'Amico che al 68' costringe Guerrini all'autorete con un tiro beffardo che costringe il difensore blucerchiato a deviare alle spalle del proprio portiere.

Finisce tra i fischi dell'Olimpico, la squadra è ancora negli spogliatoi e si parla di un Chinaglia furibondo. La Sampdoria conquista una vittoria tonificante che allontana i fantasmi della crisi.
Lazio-Sampdoria 2-4 34' D'Amico (L), 34' Chiorri (S), 40' Mancini (S), 54' Chiorri (S), 65' Mancini (S), 68' Guerrini aut. (S)