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Scende il sipario, scorrono i titoli di coda. Nostalgia che già attanaglia e tanti ricordi negli occhi sognanti. E' andata in scena la fase finale di questa avventura chiamata F.A. Cup, una bellissima manifestazione onorata da tutti i partecipanti con grande impegno ed entusiasmo. Il finale non è stato melenso e scontato, il regista occulto di questo lungometraggio ha desiderato stupire sino all’ultima scena, senza effetti speciali (ai quali non siamo abituati e che sono artefatti) ma con la lungimiranza e la delicatezza del buon Padre di famiglia che non lascia nell’ombra nessuno dei suoi figli.
E’ così che il Crystal Palace, nella finale di ritorno della Top Player Cup (l'andata si era chiusa 1-0 in favore dell'Arsenal), fa passare in senso letterale un brutto quarto d’ora ai gunners. Assedio e bombe (metaforiche) che piovevano da ogni dove, pali, parate miracolose del portiere ma non solo questo. Due rapidissimi contropiede hanno fatto correre un brivido prolungato sulla schiena di Husky. Forse la troppa fretta e la poca dimestichezza con partite di questo calibro hanno impedito che si consumasse la più bella delle sorprese. Una prodezza, quando mancavano tre giri di lancette al termine dei tempi regolamentari, ha permesso all'Arsenal di chiudere i conti ed alzare al cielo la Coppa. Sulla sponda rossoblu, passata la prima delusione (legittima per come stavano andando le cose) ci si è gettati nella festa di popolo. Senza ombra di dubbio gli eagles sono la squadra che più è migliorata tra il campionato e questo glorioso finale. Il prossimo anno li vedrà protagonisti, senza dubbio.
Nell'altra finale di ritorno, la Cialtron Cup, il generoso Manchester City ha provato a recuperare lo svantaggio del 4 a 1 rimediato nella sfida dell'andata. E, se pure a fatica, ha chiuso i primo tempo 2 a 1 in proprio favore. Ma nella ripresa nulla ha potuto contro lo strapotere dei canarini che hanno pareggiato con merito e gestito il finale in totale sicurezza.
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