90 MINUTOBuon pomeriggio e ben ritrovati con un'altra puntata di 90 minuto.
E’ la rivolta delle piccole a discapito delle più grandi. Vola il Torino di Mondonico terza vittoria su tre gare di campionato, i granata non sono più una meteora, il Genoa segue a ruota libera fermato soltanto al novantunesimo dalla Juventus, Zeman col suo Foggia sbanca l’Olimpico, non un buon momento per le squadre della capitale, tiene il passo il Napoli che batte la deludente Inter in rimonta mentre il Milan di Capello stende l’Atalanta ed insidia la vetta. In coda fa clamore lo 0 della Lazio un po' meno quello del Brescia perché c’era da aspettarselo.
Cominciamo come sempre con i
risultati in schedina:
Brescia – Pescara 0-2
2Cagliari – Lazio 2-1
1Fiorentina – Padova 3-0
1Genoa – Juventus 1-1
XMilan – Atalanta 2-0
1Napoli – Inter 2-1
1Roma – Foggia 1-2
2Torino – Vicenza 2-1
1Udinese – Sampdoria 1-0
1Cesena – Lecce 3-0
1Palermo – Parma 1-2
2Messina – Perugia 3-0
1Mantova – Spal 1-0
1Il montepremi della
terza giornata è il seguente:
ai
13 fortunati vanno:
35.277,41 lireai
12 invece:
9.286,76 lireLa
Classifica della Serie A:
Torino
6Genoa
5Napoli
5Foggia
5 Cagliari
5Udinese
4Fiorentina
4Milan
4Sampdoria
3Atalanta
3Pescara
3Vicenza
2Juventus
2Roma
1Inter
1Padova
1Lazio
0Brescia
0
I
Marcatori:
3: Matteoli (Cagliari) Aguilera (Torino)
2: Fonseca – Careca (Napoli) Boban – Van Basten (Milan) Fortunato A.- Ruotolo (Genoa) Scifo (Torino)
1: Civeriati– Lemme (Vicenza) – R.Baggio – D.Baggio (Juventus) –Orlando-Batistuta-Di Mauro- Baiano- Effemberg (Fiorentina) Van’tSchip-Padovano (Genoa)Biagioni-Kolyvanov-Di Bari-De Vincenzo (Foggia) Caniggia-Carnevale-Bonacina (Roma) – Sliskovic-Borgonovo-Allegri-Compagno (Pescara) Vierchowood- Mancini (Sampdoria) Montrone (Padova) Oliveira (Cagliari) Ganz – Pasciullo (Atalanta)Savicevic (Milan) Sordo(Torino) Balbo (Udinese) Signori (Lazio) R.Sosa (Inter) Ferrante-Zola (Napoli) Saurini (Brescia)
Tutti gli
ammoniti dopo tre giornate:
1: Galderisi- Di Livio- Montrone (Padova) Van’tSchip (Genoa)- Seno (Foggia)-Porrini (Atalanta)
Partiamo subito dal Delle Alpi dove la capolista Torino supera il neopromosso Vicenza, che era ancora imbattuto, per due reti ad una. Galoppa a punteggio pieno mister Mondonico telecomandato dal neo acquisto Pato Aguilera e Vincenzino Scifo, già cinque le reti siglate dai due dopo tre giornate di campionato con l’uruguagio ex Genoa in testa alla classifica marcatori. Granata che stanno bene in campo, giocate semplici ed efficaci, ma soprattutto rischiano pochissimo anche contro un Vicenza prudente e cattivo al momento giusto. Proprio quando i giochi sembravano fatti la sblocca all’extra time il centravanti della celeste condannando il Vicenza al primo stop in campionato. Medita calma Mondonico anche se tengono già banco i pronostici che vedono il Toro candidato principale per un posto in Coppa Uefa. Ulivieri a fine gara si complimenta coi suoi, il Vicenza ha tenuto botta ai granata mollando soltanto all’ultimo minuto dando un forte segnale alle altre contendenti alla salvezza.
Segue subito dietro il Genoa che accarezza la vittoria fine al novantesimo sfumata soltanto per un liscio di Bortolazzi. Un Genoa a tratti dominante che ha schiacciato la Juventus nella propria metà campo creando una serie infinita di occasioni da goal che hanno reso Peruzzi autentico protagonista dell’incontro. Juventus di conto suo che produce ma non riesce a capitalizzare in pieno le occasioni ne gli spazi vuoti lasciati da un Genoa propenso più alla fase offensiva che quella difensiva. Per Trapattoni sono due pareggi in tre gare, manca ancora la vittoria ed il ritardo dalla capolista Torino è già di quattro punti. Peggio della scorsa stagione non si potrà fare anche perché la dirigenza si è prefissata tutt’altri obbiettivi, preoccupa però la fase offensiva, in tre partite si è segnato veramente poco e le due uniche reti siglate sono marchio di fabbrica dei due Baggio.
Corre anche il Napoli che si sbarazza di un Inter in enorme difficoltà. I campioni d’Italia sotto di una rete, ribaltano il risultato nella ripresa grazie a due splendide giocate di Ferrante (al suo primo gol in serie A) e di Gianfranco Zola, ma il passivo per i neroazzurri poteva essere più pesante visto il predominio di gioco degli uomini di Ranieri. Male Bagnoli che come il suo predecessore Orrico sta facendo un inizio di stagione disastroso, parentesi a parte la gara in Coppa Uefa con i modestissimi ciprioti dell’Anorthosis. Lacune difensive e scarsa incisività sotto porta sono un campanello d’allarme preoccupante per il tecnico della Bovisa che ha racimolato appena un punto nella prima giornata. Partenopei che continuano il trend positivo della passata stagione, ancora imbattuti in tre giornate ed a solo una lunghezza dello straordinario Torino.
Altra squadra che non finisce di meravigliarci è il Foggia che sbanca l’Olimpico, ormai terra di conquista da diversi anni a questa parte. La Roma delude, passa in vantaggio con Bonacina ma non riesce ad affondare il colpo decisivo concedendosi al Foggia di Zeman che ha del contropiede una delle sue armi migliori. Dopo aver conquistato l’intero bottino a San Siro i satanelli si concedono il bis e volano in classifica con cinque punti in tre partite. A Zeman puoi toglierci gli uomini migliori ma il concetto di far “calcio” resta. Boskov chiamato nella capitale per portare una ventata di idee nuove sta facendo peggio o quasi dei suoi predecessori, urge un inversione di tendenza per non trovarsi a disputare l’ennesimo campionato di stenti.
Chi continua a meravigliare tutti è il neopromosso Cagliari dove al Sant’Elia sembra aver costruito un fortino invalicabile. Che era un organico interessante nonostante la cessione di Fonseca in estate lo si era capito ma nessuno poteva aspettarsi cinque punti nelle prime tre giornate. C’è sempre lo zampino di Francescoli nei gol e nelle giocate dei sardi oltre ad un Matteoli che sembra che stia vivendo una seconda giovinezza, l’ex interita è al comando della classifica marcatori con tre reti siglate. C’è soltanto da elogiare Mazzone, chi gli ha chiesto la salvezza non sarà smentito, anche se siamo solamente agli inizi. Che dire della Lazio, l’era Cragnotti sembra essere incominciata nel peggiore dei modi, richiamare Zoff in panchina è stato un azzardo, il gioco latita, squadra slacciata nei reparti e con preoccupanti lacune in difesa, tre sconfitte in tre giornate e quel zero in classifica che inizia a far alzare la tensione nella capitale.
Inizio promettente anche dell’Udinese, e pure a tratti si era pensato che le incertezze societarie con il burrascoso esonero di Fedele prima di iniziare la stagione avessero lasciato strascichi invece Albertino Bigon che di esperienza ne ha da vendere ha raddrizzato subito la barca racimolando la bellezza di quattro punti in tre gare. Uno a zero alla Sampdoria e pratica archiviata con il solito Balbo ma quello che più rimbalza agli occhi è la solidità difensiva dei friulani che continuano ad avere la porta inviolata, un segnale importantissimo per chi si vuole salvare senza patemi d’animo. I blucerchiati sembrano lontanissimi parenti di quella squadra che incantava in Italia e in Europa, conquistano due sconfitte in cinque giorni tra Sion ed Udine ma preoccupa la grandissima involuzione della fase offensiva dopo la partenza di Vialli che sembra non essere stato sostituito con qualcuno della stessa levatura. Tre punti in tre partite, veramente poco per Eriksson il neo tecnico svedese alla sua prima apparizione nel calcio italiano.
La Fiorentina strapazza il malcapitato Padova che è sembrato in partita fino al gol dell’uno a zero. Gli uomini di Radice producono un bel gioco corale che ha mandato fin ora a rete in tre gare ben cinque giocatori diversi, segnale forte che non ci si vuole affidare soltanto alle giocate del talentuoso Batistuta. E’ un buon momento per i viola che dopo la vittoria in trasferta a Valencia proseguono il cammino anche in campionato con soltanto due punti di ritardo dalla capolista Torino. Il Padova conosce la sua seconda sconfitta stagionale in trasferta dopo quella maturata nella prima giornata ai danni del Toro. Vietato fare drammi il Padova del giovanissimo Sandreani ha tutte le carte in regola per giocarsi la salvezza da qui alla fine,
Il diavolo ricomincia da dove ci aveva lasciato, Pescara. Altra vittoria, stavolta contro l’Atalanta del tecnico emergente Marcello Lippi. Savicevic e Van Basten impiegano appena 39 minuti per indirizzare il canovaccio della gara, segnale che i rossoneri con l’organico che si ritrovano hanno la concezione di poter cambiare la partita in qualsiasi momento. Poche scusanti, Berlusconi ad inizio anno si esposto in prima persona costruendo un organico altamente competitivo con l’intenzione di portare almeno un titolo a Milanello. Il ritardo dal Torino è di due punti ma le sensazioni portano tutte in un'unica direzione, il Milan quest’anno sembra veramente attrezzato per costruire una stagione piena di successi. L’Atalanta di certo ci ha provato ma il Milan dopo essersi concesso al Foggia nella prima di campionato non poteva più sbagliare a San Siro. Lippi mestamente accetta la sconfitta sicuro che la dea già saprà invertire la rotta a partire da domenica in campionato.
Per finire ci concediamo con il Pescara corsaro a Brescia. Gli uomini di Galeone dopo la bella prova in coppa per nulla sotto tono comandano al Rigamonti contro un Brescia in evidente difficoltà. Galeone si affida al suo pupillo Allegri che ricambia ancora una volta la fiducia, Lucescu dal canto suo ancora non è riuscito a quadrare la situazione, fase offensiva imbarazzante con una rete all’attivo, la perdita di Ganz si fa sentire, mentre fa rumore quel numero 0 nel punteggio in classifica. Seconda sconfitta di fila al Rigamonti che sembra terra di conquista. Otto reti incassate in tre partite destano non poche preoccupazioni nell’ambiente. Per ora sta deludendo il duo rumeno dalle grandi aspettative Raduciou- Hagi.
Bene per questo pomeriggio è veramente tutto, via auguro una buona Domenica ed un buon proseguimento sulle reti RAI.
Edited by DRAGONBALLDATOLO - 22/1/2024, 10:20