| b.bozano |
| | CITAZIONE (rolfdk4 @ 24/8/2010, 00:41) CITAZIONE (b.bozano @ 23/8/2010, 19:52) 2) Chi le ha prodotte si è informato adeguatamente ed in maniera analitica sia sul materiale usato, utilizzando il più più simile per componenti e caratteristice fisico/chimiche che sulle macchine stampatrici, differenti dalle attuali, ed ha utilizzato una macchina anni ’70, una delle cose più difficili nella realizzazione delle repliche, mi hanno detto. Sulle ragioni del passaggio alle LW e alle differenzioni nel materiale e nel sistema di stampaggio possiamo parlarne, se ti interessa l’ argomento… Nulla contro all'ACM e alle sue basi replica DUX, di cui tra l'altro ho un esemplare nero di cui sono mediamente soddisfatto ( dico mediamente perché tanto io sono una chiavica, e quindi chiavica rimango). Ma giusto per capire anche con chi stiamo parlando e con quale cognizione di causa ci racconti tutte queste cose: quale è il tuo rapporto con ACM e conseguentemente con Zappino e il relativo staff dell'Associazione?Ovvero, quanti riporti è un semplice sentito dire?, conosci personalmente Zappino?, sei membro attivo dell'Associazione?, hai partecipato attivamente alla replica?, ecc.... Grazie! Ho giocato a Genova negli anni d’oro del Subbuteo, prima per il S.C. Martinez e poi per il S.C. Bottini, ho vissuto quindi la storia della dux ‘in diretta’, ho anche più volte giocato con la dux Bottini, non in torneo, ho assistito al passaggio della squadra al S.C. Genova, con i giocatori del quale mi allenavo in settimana. Quando ho deciso di riprendere in mano le squadre ho fatto qualche acquisto on line e fra gli altri acm; ho contattato Paolo Zappino, con cui ci siamo rivisti assieme ad altri ‘ex’, e giocatori un pomeriggio e una sera, ho rivisto e fatto 4 tocchi con la Dux Bottini, o cio’ che ne resta come basi, non una partita intera per evitare danni…. Mi ha anche spiegato quando e perchè hanno fondato acm e come hanno riprodotto le dux. Ho quindi provato un set di basi dux e non ho notato differenze con l’ originale, né nell’ accosto né nel tiro, né nella proverbiale stabilità, e l’ ho acquistato; il mio rapporto con acm si ferma qui. Visto che so che nessuno dei vertici di acm posta sui forum, ho pensato di postare io la storia delle Dux, non so nemmeno se ne sono al corrente, non da me comunque. CITAZIONE (umberto65 @ 24/8/2010, 08:54) CITAZIONE (b.bozano @ 23/8/2010, 19:52) 2) Chi le ha prodotte si è informato adeguatamente ed in maniera analitica sia sul materiale usato, utilizzando il più più simile per componenti e caratteristice fisico/chimiche che sulle macchine stampatrici, differenti dalle attuali, ed ha utilizzato una macchina anni ’70, una delle cose più difficili nella realizzazione delle repliche, mi hanno detto. Sulle ragioni del passaggio alle LW e alle differenzioni nel materiale e nel sistema di stampaggio possiamo parlarne, se ti interessa l’ argomento… ... Il problema e' proprio quello... All'epoca, Non c'era ne uniformità' di materiale, ne di macchine stampatrici, ne di metodi di produzione. SSG non faceva alcun QC. Non sapevano come fare per evadere milioni di ordini ... Quindi valeva tutto. Quindi se tu ci vuoi dire che e' stata presa una base (considerata performante) e questa basa e' stata analizzata fisicamente e chimicamente per poi essere riprodotta fedelmente con macchinari dell' epoca io mi pongo una domanda... Ma questa cosa e' veramente fattibile? E se si, quanto vi e' costato fare tutto ciò? Sai, la mia sara' anche deformazione professionale ma non vedo il business case... A meno che... Sai Non ho capito. I problemi di produzione dell’ epoca, non hanno impedito di distribuire in tutto il mondo milioni di pezzi, non c’era omogeneità, ma non era nemmeno richiesta,per un giocattolo. Riguardo i macchinari, non si è ricercato lo stesso, ma una macchina dell’ epoca, che potesse fornire le prestazioni ‘medie’ di allora, in termini di pressioni, estrusione e temperature, per avvicinarsi il più possibile alla stessa qualità di stampa, peraltro non stiamo parlando di componentistica aerospaziale….. Non si è trattato di prendere una base a caso fra quelle performanti e riprodurla dopo aver fatto delle semplici analisi sul contenuto, nella fattispecie ABS, e studiare la composizione dei materiali dell’ epoca, ma di farlo direttamente sulle basi ritenute universalmente dagli agonisti come l’ icona delle basi performanti… i costi puoi chiederli a ACM. Per quanto riguarda il business case… semplicemente non c’è. A volte, se ci sono a disposizione soldi e adeguate conoscenze, personali e tecniche, si può anche decidere di investirli per pura passione….. e a quanto pare a chi le ha realizzate non manca nulla di tutto ciò.
| | |
| |
|