La storia delle dux

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umberto65
view post Posted on 23/8/2010, 09:35




QUOTE (franco-francao-francone @ 23/8/2010, 09:19)
QUOTE (b.bozano @ 23/8/2010, 09:02)
Basi originali buone o repliche abbastanza buone si; Dux, intese come discendenti della squadra madre no.

ma non avevi detto che erano basi sei portierini neri?e se qualcuno avesse comprato quei blister di portierini non potrebbe trovarne una?(io ne ho 7...)ma non ho mai visto una dux ..madre,,,,,

tu la sai lunga... eccome!

Io mi sono fatto le mie idee al proposito.

1) sta storia delle Dux e' una prerogativa tutta italiana (qui in UK solo Spud sa cosa siano , il tutto dovuto ad osmosi subbuteistica). Ma e' mai possibile che l'acqua calda sia stata scoperta solo in italia?

2) Prima di avventurarsi in paragoni con materiale ORIGINALE subbuteo, bisognerebbe conoscere un pochino le modalita' di produzione SSG dell'epoca (tipo di plastica, stampi, fabbriche, colla, etc) e i fattori (economici e no) che hanno portato a cambiamenti sostanziali nei processi di produzione. Ci sono talmente tante variazioni ... che e' impossibile stargli dietro.

In poche parole... posso anche capire che qualcuno abbia messo in piedi una squadra (secondo lui performante) scegliendo tra spares differenti. Ma da li a trasformarla in una sorta di Holy Grail del subbuteo mi sembra esagerato.
 
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view post Posted on 23/8/2010, 09:40
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monaco '74 edition

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CITAZIONE (umberto65 @ 23/8/2010, 10:35)
Ma da li a trasformarla in una sorta di Holy Grail del subbuteo mi sembra esagerato.

in realtà al massimo può essere considerata il sacro graal dell'agonista al primo stadio dell'evoluzione che lo porterà verso il non-sapiens-cdt

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noi veniamo dopo il quarto :D
 
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view post Posted on 23/8/2010, 12:30
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Paolo from United Kingdom of Heavyweights (UKH)

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ahahahahahahahahahah..............
 
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b.bozano
view post Posted on 23/8/2010, 18:34




CITAZIONE (..claudio.. @ 23/8/2010, 09:26)
io credo che la questione sia "filosofica"
sto ghersi si è cercato delle basi e le ha chiamate superpippo
quindi le altre pur essendo magari uguali a superpippo non sono superpippo
in questo modo chi poi le clona in modo identico (chi può smentirlo?) potrebbe, sempre filosofeggiando, avere il "diritto" di chiamarle superpippo.
Per tutti gli altri resta solo lo sfigato di pippo senza le noccioline.
:D

C'è anche una base pratica, non solo ‘filosofica’.Gli stampi erano diversi uno dall’altro, non ne esistevano 2 uguali; altre variabili, quali le mescole dell’ ABS e altri dettagli le rendevano uniche, perlomeno fra i circa 10000 assatanati che facevano tornei all’ epoca.Poi è chiaro che con milioni di pezzi stampati, e centinaia di migliaia visionati dagli agonisti, esistevano squadre molto performanti, con caratteristiche simili, magari differendo per una caratteristica sola, c’era quella che non accostava con la stessa morbidezza, un’ altra che non aveva la stessa stabilità, altre appena più alte o più basse…. insomma si trattava di squadre assemblate da vari spares, meno omogenee. Il nome dux pero’ è stato utilizzato negli anni, e tuttora, per dare valore aggiunto al prodotto che si sta vendendo, spesso, e attualmente quasi sempre, senza nemmeno che se ne conoscano le caratteristiche, così, per pura passione subbuteistica.. :D


 
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b.bozano
view post Posted on 23/8/2010, 18:52




CITAZIONE (umberto65 @ 23/8/2010, 10:35)
CITAZIONE (franco-francao-francone @ 23/8/2010, 09:19)
ma non avevi detto che erano basi sei portierini neri?e se qualcuno avesse comprato quei blister di portierini non potrebbe trovarne una?(io ne ho 7...)ma non ho mai visto una dux ..madre,,,,,

tu la sai lunga... eccome!

Io mi sono fatto le mie idee al proposito.

1) sta storia delle Dux e' una prerogativa tutta italiana (qui in UK solo Spud sa cosa siano , il tutto dovuto ad osmosi subbuteistica). Ma e' mai possibile che l'acqua calda sia stata scoperta solo in italia?

2) Prima di avventurarsi in paragoni con materiale ORIGINALE subbuteo, bisognerebbe conoscere un pochino le modalita' di produzione SSG dell'epoca (tipo di plastica, stampi, fabbriche, colla, etc) e i fattori (economici e no) che hanno portato a cambiamenti sostanziali nei processi di produzione. Ci sono talmente tante variazioni ... che e' impossibile stargli dietro.

In poche parole... posso anche capire che qualcuno abbia messo in piedi una squadra (secondo lui performante) scegliendo tra spares differenti. Ma da li a trasformarla in una sorta di Holy Grail del subbuteo mi sembra esagerato.

1) Gli inglesi, a livello agonistico dopo il 74/78 hanno sempre fatto pena, non è la migliore nazione da prendere ad esempio, in fatto di scelte ‘agonistiche’. Prova a chiedere a vecchi campioni francesi, spagnoli o belgi come curavano le squadre, e se non ne facevano incetta quando venivano ai tornei italiani, squadre e lucidi, Nugget e Vivipel a gogo; diciamo che siamo più intraprendenti

2) Chi le ha prodotte si è informato adeguatamente ed in maniera analitica sia sul materiale usato, utilizzando il più più simile per componenti e caratteristice fisico/chimiche che sulle macchine stampatrici, differenti dalle attuali, ed ha utilizzato una macchina anni ’70, una delle cose più difficili nella realizzazione delle repliche, mi hanno detto. Sulle ragioni del passaggio alle LW e alle differenzioni nel materiale e nel sistema di stampaggio possiamo parlarne, se ti interessa l’ argomento…

A trasformarla in un mito, reale, ci hanno pensato qualche migliaio di agonisti dell’ epoca, e qualche ‘commerciante’ anche dell’ epoca, per le ragioni già descritte.


 
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view post Posted on 23/8/2010, 23:41
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CITAZIONE (b.bozano @ 23/8/2010, 19:52)
2) Chi le ha prodotte si è informato adeguatamente ed in maniera analitica sia sul materiale usato, utilizzando il più più simile per componenti e caratteristice fisico/chimiche che sulle macchine stampatrici, differenti dalle attuali, ed ha utilizzato una macchina anni ’70, una delle cose più difficili nella realizzazione delle repliche, mi hanno detto. Sulle ragioni del passaggio alle LW e alle differenzioni nel materiale e nel sistema di stampaggio possiamo parlarne, se ti interessa l’ argomento…

Nulla contro all'ACM e alle sue basi replica DUX, di cui tra l'altro ho un esemplare nero di cui sono mediamente soddisfatto (dico mediamente perché tanto io sono una chiavica, e quindi chiavica rimango).

Ma giusto per capire anche con chi stiamo parlando e con quale cognizione di causa ci racconti tutte queste cose: quale è il tuo rapporto con ACM e conseguentemente con Zappino e il relativo staff dell'Associazione?
Ovvero, quanti riporti è un semplice sentito dire?, conosci personalmente Zappino?, sei membro attivo dell'Associazione?, hai partecipato attivamente alla replica?, ecc....

Grazie!
:up:
 
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umberto65
view post Posted on 24/8/2010, 07:54





QUOTE (b.bozano @ 23/8/2010, 19:52)
2) Chi le ha prodotte si è informato adeguatamente ed in maniera analitica sia sul materiale usato, utilizzando il più più simile per componenti e caratteristice fisico/chimiche che sulle macchine stampatrici, differenti dalle attuali, ed ha utilizzato una macchina anni ’70, una delle cose più difficili nella realizzazione delle repliche, mi hanno detto. Sulle ragioni del passaggio alle LW e alle differenzioni nel materiale e nel sistema di stampaggio possiamo parlarne, se ti interessa l’ argomento…

... Il problema e' proprio quello...

All'epoca, Non c'era ne uniformità' di materiale, ne di macchine stampatrici, ne di metodi di produzione. SSG non faceva alcun QC. Non sapevano come fare per evadere milioni di ordini ... Quindi valeva tutto.

Quindi se tu ci vuoi dire che e' stata presa una base (considerata performante) e questa basa e' stata analizzata fisicamente e chimicamente per poi essere riprodotta fedelmente con macchinari dell' epoca io mi pongo una domanda...

Ma questa cosa e' veramente fattibile? E se si, quanto vi e' costato fare tutto ciò?

Sai, la mia sara' anche deformazione professionale ma non vedo il business case...

A meno che...


Sai
 
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b.bozano
view post Posted on 24/8/2010, 09:50




CITAZIONE (rolfdk4 @ 24/8/2010, 00:41)
CITAZIONE (b.bozano @ 23/8/2010, 19:52)
2) Chi le ha prodotte si è informato adeguatamente ed in maniera analitica sia sul materiale usato, utilizzando il più più simile per componenti e caratteristice fisico/chimiche che sulle macchine stampatrici, differenti dalle attuali, ed ha utilizzato una macchina anni ’70, una delle cose più difficili nella realizzazione delle repliche, mi hanno detto. Sulle ragioni del passaggio alle LW e alle differenzioni nel materiale e nel sistema di stampaggio possiamo parlarne, se ti interessa l’ argomento…

Nulla contro all'ACM e alle sue basi replica DUX, di cui tra l'altro ho un esemplare nero di cui sono mediamente soddisfatto (dico mediamente perché tanto io sono una chiavica, e quindi chiavica rimango).

Ma giusto per capire anche con chi stiamo parlando e con quale cognizione di causa ci racconti tutte queste cose: quale è il tuo rapporto con ACM e conseguentemente con Zappino e il relativo staff dell'Associazione?
Ovvero, quanti riporti è un semplice sentito dire?, conosci personalmente Zappino?, sei membro attivo dell'Associazione?, hai partecipato attivamente alla replica?, ecc....

Grazie!
:up:

Ho giocato a Genova negli anni d’oro del Subbuteo, prima per il S.C. Martinez e poi per il S.C. Bottini, ho vissuto quindi la storia della dux ‘in diretta’, ho anche più volte giocato con la dux Bottini, non in torneo, ho assistito al passaggio della squadra al S.C. Genova, con i giocatori del quale mi allenavo in settimana. Quando ho deciso di riprendere in mano le squadre ho fatto qualche acquisto on line e fra gli altri acm; ho contattato Paolo Zappino, con cui ci siamo rivisti assieme ad altri ‘ex’, e giocatori un pomeriggio e una sera, ho rivisto e fatto 4 tocchi con la Dux Bottini, o cio’ che ne resta come basi,
non una partita intera per evitare danni…. Mi ha anche spiegato quando e perchè hanno fondato acm e come hanno riprodotto le dux. Ho quindi provato un set di basi dux e non ho notato differenze con l’ originale, né nell’ accosto né nel tiro, né nella proverbiale stabilità, e l’ ho acquistato; il mio rapporto con acm si ferma qui. Visto che so che nessuno dei vertici di acm posta sui forum, ho pensato di postare io la storia delle Dux, non so nemmeno se ne sono al corrente, non da me comunque.




CITAZIONE (umberto65 @ 24/8/2010, 08:54)
CITAZIONE (b.bozano @ 23/8/2010, 19:52)
2) Chi le ha prodotte si è informato adeguatamente ed in maniera analitica sia sul materiale usato, utilizzando il più più simile per componenti e caratteristice fisico/chimiche che sulle macchine stampatrici, differenti dalle attuali, ed ha utilizzato una macchina anni ’70, una delle cose più difficili nella realizzazione delle repliche, mi hanno detto. Sulle ragioni del passaggio alle LW e alle differenzioni nel materiale e nel sistema di stampaggio possiamo parlarne, se ti interessa l’ argomento…

... Il problema e' proprio quello...

All'epoca, Non c'era ne uniformità' di materiale, ne di macchine stampatrici, ne di metodi di produzione. SSG non faceva alcun QC. Non sapevano come fare per evadere milioni di ordini ... Quindi valeva tutto.

Quindi se tu ci vuoi dire che e' stata presa una base (considerata performante) e questa basa e' stata analizzata fisicamente e chimicamente per poi essere riprodotta fedelmente con macchinari dell' epoca io mi pongo una domanda...

Ma questa cosa e' veramente fattibile? E se si, quanto vi e' costato fare tutto ciò?

Sai, la mia sara' anche deformazione professionale ma non vedo il business case...

A meno che...


Sai

Non ho capito.
I problemi di produzione dell’ epoca, non hanno impedito di distribuire in tutto il mondo milioni di pezzi, non c’era omogeneità, ma non era nemmeno richiesta,per un giocattolo. Riguardo i macchinari, non si è ricercato lo stesso, ma una macchina dell’ epoca, che potesse fornire le prestazioni ‘medie’ di allora, in termini di pressioni, estrusione e temperature, per avvicinarsi il più possibile alla stessa qualità di stampa, peraltro non stiamo parlando di componentistica aerospaziale….. :)

Non si è trattato di prendere una base a caso fra quelle performanti e riprodurla dopo aver fatto delle semplici analisi sul contenuto, nella fattispecie ABS, e studiare la composizione dei materiali dell’ epoca, ma di farlo direttamente sulle basi ritenute universalmente dagli agonisti come l’ icona delle basi performanti… i costi puoi chiederli a ACM.

Per quanto riguarda il business case… semplicemente non c’è. A volte, se ci sono a disposizione soldi e adeguate conoscenze, personali e tecniche, si può anche decidere di investirli per pura passione….. e a quanto pare a chi le ha realizzate non manca nulla di tutto ciò.


 
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view post Posted on 24/8/2010, 10:49
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monaco '74 edition

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CITAZIONE (b.bozano @ 24/8/2010, 10:50)
Visto che so che nessuno dei vertici di acm posta sui forum

più che altro non possono perche Zap&Co. su questo forum sono bannati, questo giusto per la precisazione, pur con tutto il rispetto per la loro opera meritoria e il loro curriculum subbuteistico etc etc

CITAZIONE (b.bozano @ 24/8/2010, 10:50)
A volte, se ci sono a disposizione soldi e adeguate conoscenze, personali e tecniche, si può anche decidere di investirli per pura passione….. e a quanto pare a chi le ha realizzate non manca nulla di tutto ciò.

Su questo concordo assolutamente!
La passione spesso spinge a "lavorare" in perdita.
 
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riccardodimilano
view post Posted on 25/8/2010, 22:49




qualcuno sa spiegarmi perché le dux secondo alcuni agonisti dell'epoca erano provenienti dagli "spare keepers" (i portierini) e secondo altri dalle terne arbitrali?

leggende metropolitane?

a me delle dux fa sempre sorridere un dettaglio: le basi più performanti e desiderate dagli agonisti erano nate per delle miniature (arbitri o portierini poco importa) che non avevano alcuno scopo agonistico e nessuna ricerca della performance.
insomma, erano state create quasi per sbaglio.

il che rende chiaramente l'idea di quanto interessasse poco l'agonismo alla ssg...
 
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Diavoli Milano
view post Posted on 26/8/2010, 18:43




CITAZIONE (..claudio.. @ 23/8/2010, 09:26)
io credo che la questione sia "filosofica"
sto ghersi si è cercato delle basi e le ha chiamate superpippo
quindi le altre pur essendo magari uguali a superpippo non sono superpippo
in questo modo chi poi le clona in modo identico (chi può smentirlo?) potrebbe, sempre filosofeggiando, avere il "diritto" di chiamarle superpippo.
Per tutti gli altri resta solo lo sfigato di pippo senza le noccioline.
:D

Io a 15 anni avevo le SuperPippe :woot: :woot: :woot:

Ma forse sono OT :cop1:
 
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Diavoli Milano
view post Posted on 26/8/2010, 19:03




CITAZIONE (riccardodimilano @ 25/8/2010, 23:49)
qualcuno sa spiegarmi perché le dux secondo alcuni agonisti dell'epoca erano provenienti dagli "spare keepers" (i portierini) e secondo altri dalle terne arbitrali?

leggende metropolitane?

a me delle dux fa sempre sorridere un dettaglio: le basi più performanti e desiderate dagli agonisti erano nate per delle miniature (arbitri o portierini poco importa) che non avevano alcuno scopo agonistico e nessuna ricerca della performance.
insomma, erano state create quasi per sbaglio.

il che rende chiaramente l'idea di quanto interessasse poco l'agonismo alla ssg...

Allora, a me l'ha spiegato il Zap poco tempo fa. Nei primi anni '70 loro davano una mano ai Parodi nel compilare tessere e spedire classifiche e quant'altro inerente alla Ficms.

Trattandosi di lavoro minorile volontario, da buoni genovesi i Parodi lasciavano sti ragazzetti liberi di curiosare nel magazzino, dove un giorno arrivò sto scatolone di terne di giocatori confezionati in sacchetti trasparenti. Selezionarono così una serie di basi bianche con inner nero e miniatura pitturata in modo da ricalcare l'Italia del Ventennio.
Nacquero così ste due squadre chiamate DUX.

Io che al mondo agonistico sono approdato nel 1980, ho avuto modo di toccare con mano altre basi provenienti dallo stesso stampo e tuttora ho una Germania Ovest che ha parecchie di quelle basi che a Milano chiamavamo "Transatlantici" (ma si sa, da noi c'è pure il rito ambrosiano...)

Chi usufruiva della miglior scelta erano coloro i quali potevano accedere ai magazzini della Parodi dove potevi aprire e controllare migliaia di scatole alla ricerca di queste basi che, se montate e ben bilanciate, effettivamente ti permettevano di dedicarti più alla tattica che alla preoccupazione se la base ti stava dritta o meno.
Famosissimo era il Coventry di Signorelli, tirato fuori intonso dalla scatola e con delle basi larghissime e regolari (evidentemente le avevano fatte raffreddare un po' di più.

La cosa assurda era che praticamente c'era un mercato pazzesco di ste scatole che venivano selezionate a magazzino e rivendute a 20.000Lire nel 1980/81.

Fatte le debite proporzioni su tecnicna e materiali, una tricomposta da agonismo è praticamente regalata al giorno d'oggi!!!

Resta il fatto, che a parità di dito, una Dux contro una Lw vede la prima nettamente favorita.

Io ho portato le mie al Targa Village e se me lo chiedete, ve le riporto in Zumbini (che tra le altre cose riapre stasera e ci si potrebbe fare un giro magari montando 1 o 2 campi su al pub!!
 
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view post Posted on 27/8/2010, 13:45
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Massimo "Pinturicchio"

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CITAZIONE (Diavoli Milano @ 26/8/2010, 20:03)
... coloro i quali potevano accedere ai magazzini della Parodi dove potevi aprire e controllare migliaia di scatole ...

il paese dei balocchi, aprendo una piccola parentesi :woot:

 
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b.bozano
view post Posted on 29/8/2010, 08:25




CITAZIONE (Diavoli Milano @ 26/8/2010, 20:03)
CITAZIONE (riccardodimilano @ 25/8/2010, 23:49)
qualcuno sa spiegarmi perché le dux secondo alcuni agonisti dell'epoca erano provenienti dagli "spare keepers" (i portierini) e secondo altri dalle terne arbitrali?

leggende metropolitane?

a me delle dux fa sempre sorridere un dettaglio: le basi più performanti e desiderate dagli agonisti erano nate per delle miniature (arbitri o portierini poco importa) che non avevano alcuno scopo agonistico e nessuna ricerca della performance.
insomma, erano state create quasi per sbaglio.

il che rende chiaramente l'idea di quanto interessasse poco l'agonismo alla ssg...

Allora, a me l'ha spiegato il Zap poco tempo fa. Nei primi anni '70 loro davano una mano ai Parodi nel compilare tessere e spedire classifiche e quant'altro inerente alla Ficms.

Trattandosi di lavoro minorile volontario, da buoni genovesi i Parodi lasciavano sti ragazzetti liberi di curiosare nel magazzino, dove un giorno arrivò sto scatolone di terne di giocatori confezionati in sacchetti trasparenti. Selezionarono così una serie di basi bianche con inner nero e miniatura pitturata in modo da ricalcare l'Italia del Ventennio.
Nacquero così ste due squadre chiamate DUX.

Io che al mondo agonistico sono approdato nel 1980, ho avuto modo di toccare con mano altre basi provenienti dallo stesso stampo e tuttora ho una Germania Ovest che ha parecchie di quelle basi che a Milano chiamavamo "Transatlantici" (ma si sa, da noi c'è pure il rito ambrosiano...)

Chi usufruiva della miglior scelta erano coloro i quali potevano accedere ai magazzini della Parodi dove potevi aprire e controllare migliaia di scatole alla ricerca di queste basi che, se montate e ben bilanciate, effettivamente ti permettevano di dedicarti più alla tattica che alla preoccupazione se la base ti stava dritta o meno.
Famosissimo era il Coventry di Signorelli, tirato fuori intonso dalla scatola e con delle basi larghissime e regolari (evidentemente le avevano fatte raffreddare un po' di più.

La cosa assurda era che praticamente c'era un mercato pazzesco di ste scatole che venivano selezionate a magazzino e rivendute a 20.000Lire nel 1980/81.

Fatte le debite proporzioni su tecnicna e materiali, una tricomposta da agonismo è praticamente regalata al giorno d'oggi!!!

Resta il fatto, che a parità di dito, una Dux contro una Lw vede la prima nettamente favorita.

Io ho portato le mie al Targa Village e se me lo chiedete, ve le riporto in Zumbini (che tra le altre cose riapre stasera e ci si potrebbe fare un giro magari montando 1 o 2 campi su al pub!!

Tutto giusto, le miniature erano tutte nere, pero'. E i prezzi erano anche più alti, Santachiara pagò una Dux (non ricordo se a Zaffino o a Salmon) 100.000 lire, da usare agli Europei junior mi pare dell' '84, nei quali arrivo' secondo; ottimo giocatore, da nazionale junior, ma con le squadre normali non la alzava nemmeno con il cric....
 
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Diavoli Milano
view post Posted on 31/8/2010, 05:25




Infatti io parlavo di squadre selezionate intonse a magazzino, mica delle Dux genovesi che squadre vere e proprie non erano.

Nel 1982 io ricevetti una offerta di 200 Mila lire per la mia Germania Ovest, tanto per darti una idea. Montata, bilanciata e con tanti di quegli strati di Nugget che la rendevano idonea al Subbuteo Agonistico.

Devo dire che oggi è tutto molto meglio: con le repliche dei migliori materiali anni '80, tutti possono cimentarsi in qualcosa di più tecnico rispetto al passato.

Alla recente Targa Village di Monza mi son trovato ad affrontare delle squadre che facevano impallidire la mia Germania Ovest e che avvicinano parecchio (tecnicamente parlando) i due mondi del Table Soccer.

Di certo, con delle squadre che la alzano così facilmente e giocando sugli EW, ci si chiede spesso cosa puoi fare con quel portiere striminzito appoggiato a terra: lo stesso dilemma che ci colpì nel 1992 quando uscirono le prime basi performanti che irridevano i tentativi di parata col regolamento in vigore. (che non era lo steso del 1980, ma nemmeno quello del 1982, del 1983, del 1987 e così via)
 
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90 replies since 20/8/2010, 07:57   5794 views
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