ormai esco in piena notte come i quotidiani...
Ultimi due servizi per completare il quadro dei preliminari di questa Coppa dei Campioni. Terminata questa fase, darò inizio a quella successiva che prevede il sorteggio da Ginevra (non perdete i prossimi post, ho in serbo una sorpresa che spero gradirete...) dove saranno abbinate le 16 regine d'Europa, e poi si comincerà con gli ottavi di finale, di cui sarà dato conto nella rivista "European Cup" che uscirà al termine delle partite di andata (ed ovviamente alla conclusione del ritorno).
Impresa disperata per i Greci in terra portoghese. Dopo lo 0-1 dell’andata era chiaro che solo un miracolo avrebbe salvato il Panathinaikos dall’eliminazione. E non tanto per il passivo, recuperabile in teoria, quanto piuttosto per il gioco brillante e tecnicamente superiore sciorinato dai lusitani in quel di Atene all’andata. La superiorità tecnica si è vista anche oggi, agevolata da un goal-lampo in apertura del sempre decisivo Jordao, che liberatosi da marcatura calciava forte e preciso rasente il palo alla sinistra di Ekonomopulos. Ovviamente col vantaggio in tasca a partita appena iniziata la gara per I “leoes” è andata subito in discesa. E il Panathinaikos? Non pervenuto fino all0 80’ minuto, quando Meszaros neutralizzava un’insidiosa conclusione di Domazos. Lo Sporting non rinunciava cmq a portare qualche insidia, per non allentare la tensione. Lito col suo destro scheggiava il palo della porta greca. Solo nei minuti di recupero la tensione dei lusitani calava e Antoniadis, con iniziativa personale, trovava la rete del pareggio a rendere meno amara un’eliminazione che però ci sta tutta. Nei 180 minuti lo Sporting ha dimostrato una netta superiorità sul terreno di gioco.
Una Lisbona quasi primaverile accoglie le due squadre in campo
Le emozioni arrivano subito, Jordao di potenza e precisione insacca alla sinistra del portiere
Antoniadis si toglie la soddisfazione del goal personale
Dopo lo scialbo 0-0 dell’andata i tedeschi orientali erano chiamati ad una prova di carattere. La conferma è giunta con una dimostrazione di forza del Magdeburgo, capace di disintegrare i rivali finlandesi , che tuttavia sono stati tutt’altro che arrendevoli. La vittoria schiacciante per 3-0, quindi, rende maggior merito ai tedeschi perchè ottenuta contro un avversario certamente meno quotato ma non per questo di basso profilo. Un Hoffmann in giornata di grazia ha siglato la doppietta con la quale il Magdeburgo si è aperto la strada per la qualificazione. A dire il vero una rete l’avrebbe meritata anche l’Haka, ma la difesa ed il portiere tedesco hanno impedito che i pericoli portati alla loro porta si trasformassero in palle goal. Col risultato e la qualificazione ormai acquisita giungeva allo scadere anche il terzo goal di Tyll sugli sviluppi di un corner. Risultato quindi rotondo e qualificazione agli ottavi, e adesso a Ginevra le teste di serie si augurano di evitare l’abbinamento con i campioni della Germania Est, mentre il Ministro dello Sport tedesco orientale ha già dichiarato ai microfoni della tv di non temere le squadre dell'europa imperialista ...
Sotto gli occhi del Ministro dello Sport della DDR le squadre entrano in campo
Hoffmann scatenato: prima se ne va di potenza e brucia il portiere Huttunen
poi lo trafigge una seconda volta chiudendo di fatto la partita
a rendere ancora più felice il Ministro ci pensa Tyll all'88': è il goal del 3-0