Resoconto della 6^ giornata:
Per la seconda volta consecutiva i nostri atleti entrano alla spicciolata nell’Oratorio di Villasanta mentre fuori, dopo due giorni di acqua incessante, non piove!
La sera precedente, quando nel vicino Stadio Brianteo un ottimo Monza stava volando nella finale di Coppa Italia di Lega Pro, si era scatenata una vera e propria tempesta agostana che aveva fatto venire un preoccupante dubbio ad Antonio e Gianmario, presenti in tribuna a studiare la squadra biancorossa: “sarà mica la cera a spruzzo per lucidare basi ad aver allargato il buco dell’ozono, producendo un cambiamento climatico permanente?”
C’è chi pensa di vietarne l’utilizzo per salvaguardare il pianeta. Nell’attesa che i grandi saggi della Cosov Subbuteo vengano innanzitutto individuati e successivamente si pronuncino, i nostri eroi sfoderno dalle valigette miscele da “piccolo chimico”, incuranti delle potenziali conseguenze.
Quando anche SteAtalanta, con tanto di focacce appena sfornate, e Gianmario raggiungono lo sparuto gruppo, appare chiaro che non arriverà più nessuno: siamo così in pochi che, per la prima volta dall’inizio del Campionato, non è necessario imbastire il sesto tavolo da gioco. Anche se Masterchef continua ad essere trasmesso, tutti sospettano che sia la partita della Juventus in Europa League a determinare molte defezioni, anche se nessuno degli assenti lo ammetterà mai. D’altronde alcuni tifosi bianconeri, oggi peraltro non presenti, erano arrivati a teorizzare che la deliberata sconfitta contro il Galatasaray e relativa uscita dalla Champions, con l’obiettivo di giocare la finale di Europe League che quest’anno si terrà a Torino. Chi “gobbo” non è, spera vivamente che la Lega decida di organizzare prossimamente i play off di Serie B nello Juventus Stadium.
Le amichevoli di riscaldamento terminano per far posto alle partite di campionato. L’unico che non si cimenterà in partite ufficiali è SteAtalanta, che ne approfitta per allenarsi prima con Codi, poi con Gianluca con il quale inscena una partita divertentissima e piena di gol: dopo l’iniziale 2-0, Gianluca raggiunge l’avversario salvo poi prendere il gol del 3-2 nel finale.
Nonostante la scarsità di pubblico, si decide di giocare lo scontro di cartello tra Antonio e Codi che, in forza delle loro 6 vittorie a testa, guardano tutti dall’alto nella classifica generale. Il Boca di Antonio si presenta al match clou con il ruolino di marcia di uno schiacciasassi: 6 partite, 6 vittore, 16 gol fatti e 0 subiti!
Al termine del primo tempo, Antonio sembra aver definitivamente ucciso il campionato, grazie al gol del solito Martin Palermo. Nella ripresa va in scena la remuntada: un Codi sempre freddo e razionale piazza un “uno-due” che pone fine all’imbattibilità della squadra argentina. Per Antonio è un colpo tale che non solo non gioca altre partite di campionato, ma non si presenta nemmeno nelle successive amichevoli. Inizia da subito un duro isolamento per i suoi 11 giocatori: vedremo se si ripresenterà con una squadra diversa giovedì prossimo.
In contemporanea si gioca la partita tra il Presidente e la rivelazione del campionato: Mc Montry si presenta con una sfavillante squadra giallorossa con pantaloncini blu. Tutti si chiedono come mai abbia rinnegato la Scozia per il Salento, finché gli attoniti presenti non vengono messi a conoscenza dell’esistenza di una terza squadra di Glasgow: non è il Ranger, non è il Celtic ma è … niente, non ci si riesce proprio a ricordarne il nome, per tutti rimane il Lecce!
Mc Montry gioca un primo tempo gagliardo, difendendosi con un po’ di sofferenza ma proponendo delle veloci azioni di contropiede che in più di un’occasione mettono in apprensione Poldo. Nel secondo tempo però deve capitolare, lasciando la vittoria allo scaltro Presidente che non a caso si è presentato con il Celtic Glasgow, lasciando a riposo il tradizionale Bayer Monaco. Mc Montry quasi esulta al gol subito: comunque vada, è la Scozia ad uscirne vittoriosa. Poldo riesce così a tenere il passo di Codi, pur avendo giocato una partita in più e, quel che è peggio, avendo perso lo scontro diretto.
Oggi è una serata no per Montry, che nella partita successiva, perde con lo stesso risultato anche con Beppe; il nostro docente di Subbuteo torna così a riassaporare la gioia della vittoria, staccando in classifica proprio i suoi due avversari di questa sera: prima di vincere contro gli “highlanders simil-pugliesi”, aveva riagguantato un insperato pareggio sul fischio finale. StefanoC, che stava già pregustando questa importante vittoria, rimane con l’amaro in bocca e vede svanire la possibilità di raggiungere Beppe in classifica. Che la Panzanese paghi la sua poca esperienza in campo internazionale?
Nell’altro campo Jason e Gianluca danno vita ad una partita molto tattica. Scendono in campo Monza e Inter con completi davvero ricercati: il Monza di Gianluca indossa un’insolita e mai più riproposta tenuta gialla con riga verticale biancorossa, terza maglia di un ormai dimenticato campionato cadetto. L’Inter di Jason, che nell’ultima giornata aveva irretito Antonio e il Bosca con la sua tattica ostruzionistica fatta di chiacchiere e perdite di tempo deliberate, ottenendo il suo primo punto in classifica, scende in campo con la gloriosa maglia del 1964-65, come ricorda con orgoglio Jason. Il suo sentimento di profonda soddisfazione è condiviso dagli altri simpatizzanti della Beneamata: in quella stagione l’Inter non solo vinse il campionato, ma lo fece superando il Milan campione d’inverno e vincendo il derby di ritorno per 5-2. Bravo Jason, ottima scelta!
Il derby delle maglie storiche finisce a reti bianche. Jason ottiene così il suo secondo punto consecutivo, staccando decisamente un Tiziano ancora una volta non pervenuto. Il partito dei “bastardi senza gloria” che invocano la vittoria a tavolino, sta diventando ormai maggioranza relativa! Se il Presidente dovesse continuare con la linea etica, negando le vittorie a tavolino, potrebbe fare la fine dell’altro Presidente amante del Subbuteo, applaudito al suo ritorno in quel Parlamento che era pronto a sfiduciarlo. Uomo avvisato …
Jason, esaltato da questa serie positiva, si presenta fin troppo disinvolto nello scontro diretto contro il Monza di Gianmario, con maglia d’ordinanza rossa con riga bianca verticale. La tranquillità è tale che Jason, beffardo, gioca tutto il primo tempo con focaccia in mano, su cui ogni tanto, con nonchalance (abilità di fare una cosa strana come se fosse normalissima) passa velocemente un giocatore per renderlo più veloce. Gianmario, già contrariato per non aver potuto innaffiare il campo in modo da dare ai suoi uomini la possibilità di ripetere l’epica sfida della serata precedente con la Cremonese, fatica a mantenere il suo proverbiale ed aristocratico autocontrollo che in più di un’occasione ha messo a rischio la presenza del gruppo in quel luogo di preghiera.
Jason però compie un errore imperdonabile: dimenticandosi della fede calcistica dell’avversario, decide di scendere in campo non più con l’Inter storica, ma con il Feyenoord che, sfortunatamente per lui, stamento cromatico ben diverso. Inoltre, Gianmario decide finalmente di arrendersi all’evidenza del decadimento fisico, non solo personale, ma anche dei vari Bolis, Saini e Marronaro, cedendo così all’insistenza di Mr. Asta, richiamato in panchina dopo il filotto di 6 vittorie consecutive. In campo scendono i giocatori della stagione 2013-2014, che stanno si calcando gli umili campi di Lega Pro 2 e che difficilmente saranno ricordati così a lungo come i predecessori che hanno sfiorato la massima serie, ma almeno non sono signori di mezza età! La loro freschezza porta al primo gol dopo appena 3 minuti di gioco (gol di tale Ravasi). Nel secondo tempo Jason capitola altre due volte (ad opera di Gasbarroni e Finotto), nonostante abbia abbandonato la focaccia ed abbia adottato sapientemente la tattica tipica del Franco Baresi di fine carriera che, non riuscendo più a rincorrere gli attaccanti avversari e e avendo la sventura di trovarsi a fianco Billy Costacura, alzava regolarmente il braccio reclamando inesistenti fuorigioco, spesso peraltro fischiati per effetto della tipica sudditanza psicologica.
Sfortunatamente per Jason, Gianmario è spietato. Il sapore della prima vittoria è troppo dolce e così non perde mai lucidità, fino ad arrivare a spiegare all’avversario che è inutile che si lamenti: neanche l’arbitro più accondiscendente fischierà mai un fuorigioco sul calcio d’angolo o sulle rimesse laterali. Ecco quindi il primo trionfo su cui Jason dovrà riflettere: mai più giocare con la focaccia, nemmeno Tano lo fa!
Finisce così un’altra giornata di Campionato con un grande assente: no, non è Tiziano, ma è il piccolo cagnolino di pezza viola che, per la prima volta, non ha guardato con i suoi occhietti (da gufo) gli atleti scivolare e roteare sui panni verdi. È stato spietatamente rinchiuso in un armadio la settimana precedente da Gianmario, con la convinzione che portasse sfortuna … e visti i risultati, forse non aveva nemmeno tutti i torti.
Alla prossima, sperando di essere più numerosi!
PS. Un paio di giorni più tardi si scopre che Jason non pensava che la partita con il Monza fosse un match di Campionato. “Ma perché doveva essere un’amichevole?”, chiede Gianmario. “Perché giocavo con la focaccia!”. Davanti ad una risposta così lucida e inoppugnabile, la squadra di Asta non può far altro che accettare di rimanere ferma a 4 punti in Campionato: d’altrone sarebbe anche peggio se ci fossero perplessità sulla prima vittoria ed è bello pensare che Jason non avesse preso il match sottogamba, ma stesse semplicemente provando nuovi schemi e testando l’olio della focaccia come lucidante naturale. Salviamo il pianeta … e anche la bestiola viola, che giovedì prossimo verrà prontamente liberata.
Vi rimandiamo come sempre sul ns sito per risultati e classifica
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