Prima di cominciare mi corre l'obbligo di introdurre il concetto di "
ucronìa a" che rappresenta un po' la cifra stilistica delle mie giUocate subbuteistiche (solitarie ma non solo, come avrò modo di precisare, se godrò ancora della vostra attenzione, dopo questo deliquio
).
Come non tutti sono tenuti a sapere, per "ucronìa" s'intende "una narrazione immaginaria basata sulla premessa generale che una determinata storia del mondo, o una specifica vicenda umana, abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale".
Il termine ucronìa infatti deriva dal greco e significa letteralmente "nessun tempo" (da οὐ = "non" e χρόνος = "tempo").
In questo senso, per fare un esempio, è narrazione ucronica quella contenuta nel romanzo "La svastica sul sole" (di Philipp Dick, 1962) in cui viene rappresentato un universo alternativo dominato principalmente dalla Germania nazista e dall'Impero giapponese a seguito di un'ipotetica vittoria dell'Asse nella seconda guerra mondiale, che rovescia quindi l'esito reale degli avvenimenti storici.
L'ucronia si differenzia quindi dalla fantascienza perché le variazioni descritte nella ricostruzione ucronica, rispetto a quelle storiche, devono avere un grado accettabile di probabilità di verificarsi.
Rimanendo nel nostro ambito di competenza è, ad esempio, ucronìa calcistica immaginare cosa sarebbe successo se Diego Maradona non fosse stato squalificato ad USA 1994 per doping (perché magari coperto dalla stessa Fifa) o se Ferlaino nel 1989 avesse acconsentito a lasciarlo andare all'Olympique Marsiglia.
O ancora immaginare come si sarebbe potuto svolgere, con quali squadre, e con quale esito, il mondiale sudamericano del 1942 o quello europeo (tedesco?) del 1946.
O cosa sarebbe accaduto nello sviluppo della storia del calcio, se il "Grande Torino" non fosse perito nella tragedia di Superga.
Ecco, i miei campionati subbuteistici si dipanano, mescolando reale e immaginario, attraverso uno sviluppo ucronico del genere di cui sopra.
Edited by Io_Beverone - 5/5/2021, 19:38