LA GRANDE UNGHERIA, su miniature walker originali

Gli inner dipinti, in alcuni casi, possono dare un bel valore aggiunto soprattutto se il logo si adatta bene ad essere riprodotto in un cerchio.
Se devo fare l'intera squadra uso una tecnica che mi consente di farli il più possibile uguali tra loro per forma, dimensione e posizionamento. Qui di seguito vi mostro come fare.

1)Faccio una stampa 'specchiata' del logo in questione perfettamente dimensionato


2) Ricalco il disegno a matita, meglio se H2 (dura).


3) posiziono il disegno sull'inner.


4) lo ricalco sul dorso come se fosse un numero trasferibile.


5) A questo punto mi ritrovo una traccia da seguire col pennello per fare il disegno definitivo.





Ed ecco il risultato finale:


Ovviamente la cosa è un po' più complicata con miniature moulded (il disegno deve essere tagliato per calzarlo sulla miniatura) e ancor più con i walker che, come diceva Memorabilia, possono essere posizionati diversamente rispetto al centro dell'inner.

Uso questa tecnica solo quando dipingo gli inner dell'intera squadra, cosa che mi capita abbastanza di rado.
Personalmente credo che l'inner dipinto possa distogliere l'attenzione dalla miniatura e quindi non sempre lo ritengo la soluzione esteticamente migliore.

Quando dipingo un solo inner, quello del portierino, di solito lo dipingo a mano libera.

Ho sempre apprezzato due cose nei tuoi lavori.
La prima è la capacità di adattare al cerchio dell'inner, loghi di forme svariate.
La seconda è la capacità di crearti dei punti di riferimento che ti consentono di creare 11 disegni uniformi tra loro, pur facendoli a mano libera.

Il logo del portiere dell'Ungheria, che spero di postare domani, è fatto a mano libera.
Se avessi scelto di farlo con la tecnica che ho descritto sopra, credo che avrei trasferito solo i tratti principali per pi completare il disegno a mano libera.

Wow Giova, che tecnica affascinante….consapevole della mia ignoranza, non avrei comunque mai immaginato che ci potesse essere un mondo del genere dietro ai tuoi capolavori.

Senza parole

Grazie Giova, veramente interessante. Quanto alle walker, nonostante richiedano un extra lavoro di preparazione le considero un valore aggiunto quando si vogliono dipingere squadre anni '40- '50 perché la forma della miniatura fa da sola metà dell'effetto retrò dell'intera figura. Io ci ho dipinto fin'ora solo un Uruguay del 50 e, nonostante il kit sia basico, proprio quel tipo di miniatura gli dà il senso del periodo a cui si riferisce.

Si. In un disegno con tanti dettagli, a causa delle piccole dimensioni, l'occhio coglie l'aspetto generale e non coglie tutte le imperfezioni.
In un disegno con pochi tratti, come il logo della Dea invece, basta poco perché il profilo sembri quello di un uomo o i tratti ondulati non diano l'idea dei capelli al vento...