| Torno su questa pagina perché, al di là del messaggio scanzonato scritto appena rientrato, ancora immerso nel clima della giornata fiorentina, vorrei ringraziare seriamente il gruppo che ci ha ospitato. Firenze è una garanzia, sempre, di divertimento e spensieratezza; è per questo che io vado ogni volta volentieri, anche ora che di tornei in giro non ne pratico più. E’ bello essere ricevuti da questo gruppo in cui ognuno da il suo contributo con entusiasmo. Questa partecipazione si sente quando arrivi e si vede negli occhi dei ragazzi che ti accolgono. E poi c’è una certezza, oggi ancora di più dopo tante edizioni: non trovi il guastafeste! Sai che giocherai in scioltezza (in shortezza) con tutti i tuoi avversari sul campo, anche se tu sei Scozzese e loro Inglesi. Il gioco del Subbuteo ritorna quello che era e che deve essere, almeno secondo il mio modo di viverlo. Per questo, ma anche perché a Firenze ho vissuto gli anni dell’Università, perché la città è meravigliosa, perché riusciamo sempre a trovare posti molto gradevoli in cui alloggiare, perché organizziamo la trasferta sempre con entusiasmo, frequento questo raduno e faccio il possibile per non perdermelo. Poi vedere Mura/Cecco/Bobby, ancora oggi così come li conobbi ormai tanti anni fa, così legati e uniti da una profonda amicizia, cogliere l’intesa che c’è tra Flick e Inshortezza, rivedere il resto della truppa all’opera mi piace e mi fa venire la voglia del prossimo incontro. Grazie ragazzi, una volta di più
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