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Gigi Riva se ne è andato, e con lui un altro tassello del calcio che contava. Era nato a Leggiuno, un piccolo paese della provincia di Varese ad una manciata di km da Laveno. Negli anni ‘70 (ma ancora adesso) era una zona da me frequentata assiduamente e mi ricordo ancora i giri in bicicletta con gli amici per andare a vedere la casa natale di Riva (vicino alla chiesa ed al campetto dell’oratorio). All ‘epoca era il nostro idolo che tutti volevano emulare nel corso delle nostre partitelle di calcio nella piazza del paese. Il fatto che era una persona tranquilla, umile, senza grilli per la testa causa notorietà, lo posso confermare in quanto all’epoca era possibile incontrarlo nei ristoranti della zona con amici, e aveva sempre il tempo da dedicare un autografo e quattro chiacchiere a chi lo chiedesse. Questo me lo raccontavano i miei genitori (io ero piccolino) che l’hanno incrociato spesso; dovrei avere ancora da qualche parte un paio di autografi. Era amato da tutti, da tifosi di qualsiasi squadra in quanto era “ un signore” sia in campo che fuori. Spero che lo stadio Sant’Elia di Cagliari verrà dedicato a lui, visto che lui ha dedicato la sua vita e la sua carriera al Cagliari ed al popolo sardo tutto.
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